CHIRURGIA VARICI (Vene Varicose) Napoli
La flebectomia ambulatoriale per la chirurgia varici vene varicose napoli
Intuita già 2000 anni fa da Aulus Cornelius Celsus, messa a punto e perfezionata da Robert Muller nel 1951, criticata, ostacolata e spesso derisa per molti anni da miopi chirurghi, questa tecnica fu “importata” in Italia principalmente da Lidio Ricci che, nel 1971, molto acutamente, ne comprese l’efficacia e la apprezzò a tal punto da eseguirla di routine presso il suo studio di Roma.
La flebectomia ambulatoriale (chirurgia Varici vene varicose napoli) è una tecnica che, attraverso minuscole incisioni cutanee (2-3 millimetri) e con l’utilizzo di particolari pinzette terminanti ad uncino, permette, in anestesia locale ed ambulatorialmente, di asportare qualunque tipo di varice delle gambe.
Incredibile è l’assenza di dolore postoperatorio, il totale recupero estetico e la possibilità da parte del paziente di non modificare assolutamente le abitudini lavorative e di vita già dal giorno stesso dell’intervento chirurgico.
La safenectomia “tradizionale” contro le vene varicose
È l’intervento chirurgico di asportazione della safena quando irrimediabilmente malata e non più utilizzabile.
Rappresenta, ad oggi, una delle strategie più efficaci e sperimentate nel tempo per impedire, o quanto meno limitare, le molte e temibili complicazioni della patologia varicosa (tromboflebiti, ulcere, edemi, etc…).
L’intervento ha inoltre finalità estetiche in quanto le varici sono, a differenza di altre patologie, malattie “che si vedono”.
L’intervento consiste nell’asportazione della vena safena malata utilizzando tecniche sempre più sofisticate e strumenti chirurgici sempre meno traumatizzanti in modo che il ricovero sia molto breve, addirittura di poche ore (day surgery).
Il tipo d’intervento descritto e l’esecuzione di anestesie parziali permettono al paziente di camminare quasi subito e di riprendere, dopo poche ore, le normali attività.
Laser-terapia e Radiofrequenza
Sono metodiche chirurgiche innovative e per questo, sotto molti aspetti, in continuo perfezionamento. Entrambi sono sistemi “ablativi” delle varici e rappresentano un’alternativa alla chirurgia tradizionale. Mentre la metodica laser sfrutta la “fotocoagulazione” della vena, la radiofrequenza comporta la “termoablazione” della stessa.
Le due metodiche hanno tuttavia ben precise indicazioni e comunque non sempre possono sostituire l’intervento chirurgico classico.
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